Il Leone di pietra
Il leone in molte culture antiche rappresenta un simbolo di virtù e qualità positive come forza, fierezza, maestosità, nobiltà e coraggio. E’ un soggetto molto diffuso in tutte le forme di arte figurativa, in particolare in scultura ed architettura. Statue di leoni sono spesso poste all’ingresso di palazzi, ponti o altre strutture architettoniche, con la funzione simbolica di guardiani. In altri casi assumono la funzione di guardiani funerari quando venivano posti presso tombe e sepolcri. Spesso venivano realizzati e posizionati in coppia. L’associazione del leone con Cristo è stata sviluppata nel Fisiologo ed è in seguito divenuta parte dell’iconografia tradizionale cristiana; in particolare, al leone si ricollega in modo specifico il tema della Resurrezione.
Il monaco e poeta Filippo di Thaon, nel suo Bestiario, scrive: «Il leone rappresenta – il Figlio di santa Maria – Re di tutti i popoli – senza alcun dubbio possibile». La credenza antica che il leone dormisse ad occhi aperti ha fatto di lui l’emblema della vigilanza. Ecco un altro motivo per porre leoni scolpiti alle porte delle chiese Il leone di pietra a Toffia probabilmente proviene da qualche tomba, sepolcro di una certa importanza che si trovava lungo la via Salaria. Trasportato e riutilizzato secondo la tradizione religiosa giudaico-cristiana poteva essere collocato in San Lorenzo a guardia della chiesa. Non abbiamo nessun riscontro documentale sulla sua provenienza e collocazione.
Poteva far parte di una cattedra in pietra di epoca romana reinserita in San Lorenzo (seconda sede Vescovile della sabina). Ma di questa non rimane nulla e oggi il Leone di pietra è collocato nella piazza Umberto I, esposto all’usura del tempo. Il leone (in particolare il leone maschio) ha sempre esercitato un grande fascino sull’uomo. In numerose culture, esso viene usato come simbolo di virtù e qualità positive come forza, fierezza, maestosità, nobiltà e coraggio. La similitudine con il leone, usata per lodare i potenti e gli eroi, è una della più usate di tutti i tempi, dall’Achille di Omero al feldmaresciallo austriaco Borojević detto il “leone dell’Isonzo”. Nella cultura moderna popolare, questo ruolo simbolico del leone viene rappresentato anche da frasi di uso comune come “sentirsi un leone” (sentirsi nel pieno delle forze), “fare la parte del leone” (dominare una certa situazione) o “essere coraggioso come un leone”. L’identificazione del leone con il “re degli animali” (originaria del mondo classico) arricchisce la sua immagine di ulteriori significati metaforici. i Romani per esempio usavano l’espressione Hic sunt leones (“qui ci sono i leoni”) per indicare, nelle cartine, le regioni inesplorate (e quindi pericolose).
Il leone è un soggetto molto diffuso in tutte le forme di arte figurativa, in particolare in scultura ed architettura. Statue di leoni sono spesso poste all’ingresso di palazzi, ponti o altre strutture architettoniche, con la funzione simbolica di guardiani. L’associazione del leone con Cristo è stata sviluppata nel Fisiologo ed è in seguito divenuta parte dell’iconografia tradizionale cristiana; in particolare, al leone si ricollega in modo specifico il tema della Resurrezione.